Il Gruppo Burel completa l'acquisizione di Frandent e rafforza la sua presenza industriale in Europa!

Usine Frandent

Il Gruppo Burel, un’azienda francese di proprietà della famiglia Burel e presieduta da Julien Burel, ha annunciato di aver completato la seconda fase dell’acquisizione dell’azienda italiana Frandent, specializzata nella progettazione e produzione di erpici rotanti e attrezzature per la fienagione.

A partire dal 30 settembre 2025, il Gruppo diventerà proprietario al 100% di Frandent, con sede a Osasco, vicino a Torino. Questa transazione segna una nuova tappa nella collaborazione di 25 anni tra le due aziende.

Una partnership storica che è diventata una storia condivisa

Il rapporto tra Frandent e il Gruppo Burel risale al 2000, con lo sviluppo di seminatrici che incorporano gli erpici rotanti Frandent. Nel corso degli anni, la fiducia reciproca e le competenze complementari hanno trasformato questa partnership in una vera e propria alleanza industriale. Nel 2022, il Gruppo Burel aveva già acquisito i due terzi del capitale di Frandent. L’acquisizione totale, completata nel 2025, completa un processo di trasferimento graduale e controllato, in linea con la visione del fondatore dell’azienda, Ezio Bruno. “Frandent condivide i nostri valori di eccellenza, innovazione e vicinanza. Frandent condivide i nostri valori di eccellenza, innovazione e vicinanza. – Julien Burel, Presidente del Groupe Burel, rappresenta la terza generazione di imprenditori di famiglia. Il gruppo celebrerà il suo 90° anniversario nel 2026.

Integrazione completa per la continuità e lo sviluppo

Frandent è completamente integrata nel Gruppo Burel, attraverso il marchio SKY Agriculture, pur mantenendo la sua identità, i suoi team e il suo sito produttivo in Italia.

Il marchio rimarrà pienamente attivo e continuerà a rifornire la sua storica rete di concessionari in Italia e all’estero.

I clienti e i distributori di Frandent possono stare tranquilli:

  • Le relazioni commerciali e tecniche esistenti saranno mantenute,
  • I contatti abituali rimangono al loro posto,
  • E gli erpici rotanti Frandent continuano a essere prodotti a Osasco, secondo gli stessi elevati standard di qualità.

“Frandent mantiene la sua identità e ora beneficia di una maggiore forza di sviluppo all’interno di un solido gruppo europeo”. – Alessandra Berardo, nominata Vicepresidente e Direttore operativo di Frandent, ha visto il suo ruolo rafforzato all’interno del Gruppo Burel.

Investimenti industriali per prepararsi al futuro

Il Gruppo Burel ha anche investito nella modernizzazione e nell’espansione del sito produttivo di Frandent a Osasco.

L’ampliamento, la cui apertura è prevista per luglio 2025, aumenterà la capacità industriale, migliorerà le condizioni di lavoro e aumenterà le prestazioni del sito.

Questa integrazione permetterà di :

  • Garantire la produzione italiana a lungo termine,
  • Rafforzare la coerenza industriale e commerciale del Gruppo
  • E per accelerare l’innovazione a vantaggio degli agricoltori europei.

Una visione industriale e familiare a lungo termine

Questa acquisizione è pienamente in linea con la strategia “Farming Together 2” del Gruppo Burel, che pone al centro del suo sviluppo la sostenibilità, la cooperazione e la vicinanza agli utenti.

SKY Agriculture, il marchio unico nato dalla fusione di Sulky, Sky e Prolog, incarna questa visione: riunire sotto una bandiera comune tutte le competenze industriali e agronomiche del Gruppo, al servizio di un’agricoltura performante, sostenibile e collaborativa.

SKY Agriculture invita i propri partner e clienti:

  • Ad Agritechnica, per discutere di questo nuovo passo strategico
  • E nel novembre 2025, in occasione dell’open house organizzata presso il sito di Frandent in Italia, per celebrare i 25 anni di partnership e una nuova iniziativa industriale congiunta.

Informazioni su SKY Agriculture

SKY Agriculture progetta e produce attrezzature agricole innovative per un’agricoltura sostenibile e performante che rispetta il suolo. Ancorato al mondo reale degli agricoltori, il marchio pone l’esperienza sul campo al centro delle sue innovazioni.


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